Lo Studio Legale Salvagni è impegnato in una serie di cause a difesa dei lavoratori IKEA, interessati da un ampio piano di ristrutturazione del gruppo e di riduzione di organico.
Nel contesto di questa pianificazione attuata dai vertici dell’azienda, è stato istituito un progetto pilota denominato “Innovation for Growth”, attuato per il momento solo sulla città di Roma ma che si estenderà a tutte le sedi Ikea d’Italia.
Il progetto prevede la soppressione degli attuali “capi reparto” (di 1° e 2° livello) e l’introduzione della nuova figura dei Team Leader, in nome di una presunta riqualificazione del personale attraverso una selezione interna a cui i dipendenti sono obbligati a partecipare: chi passa la selezione, resta. Chi invece no, viene trasferito.
L’approccio di Ikea non convince però dal punto di vista della legittimità e della trasparenza, considerate peraltro le pesanti conseguenze apportate alla vita professionale e familiare dei lavoratori.
Le selezioni vengono effettuate con criteri di valutazione oscuri e i risultati non sono portati a conoscenza dei lavoratori. E per coloro che non le superano, si apre la prospettiva di trasferimenti a centinaia di chilometri di distanza dalla propria sede di origine.
Altra coincidenza significativa è che il coinvolgimento principale riguarda i dipendenti che hanno maggiore anzianità aziendale e figli, mamme single con bambini in tenera età e beneficiari di Legge n. 104/1992. Tutte categorie di fatto indotte o a rassegnare le dimissioni o ad accettare una dequalificazione professionale ed economica.
Il Tribunale di Roma, in una recentissima causa decisa il 7 giugno 2019, ha accolto il ricorso promosso dallo Studio Legale Salvagni sulla base delle circostanze sopra evidenziate, dichiarando illegittimo il trasferimento a Pisa della lavoratrice mamma single, assistita dall’Avv. Salvagni.
Il giudice ha ordinato il reintegro della dipendente nella sede di appartenenza di Roma, affermando che le presunte “nuove mansioni” espletate dal Team Leader sono in realtà identiche a quelle svolte dai “vecchi” capo-reparto, dimostrando in questo modo la pretestuosità del progetto e del trasferimento.
Per ulteriori informazioni è possibile scrivere all’indirizzo email IKEA@michelangelosalvagni.it