Condivido con piacere che in data 9 maggio 2025 ho discusso la mia tesi a conclusione del Master Diritto e Sport della Università Sapienza di Roma (anno 2023 -2024), sul seguente tema:
La zona grigia del lavoro sportivo: quando le presunzioni sfidano la subordinazione.
Nel mio elaborato ho affrontato quella che la dottrina definisce la fattispecie trans-tipica di lavoratore sportivo che va oltre le regole
ordinarie di qualificazione del prestatore nell’ambito dei rapporti di lavoro: tale soggetto infatti non è riconducibile ad un unico tipo contrattuale.
Un prestatore che, allo stesso tempo, può essere infatti inquadrato come subordinato, autonomo nella forma della collaborazione coordinata e continuativa o autonomo sic e simpliciter.
Il lavoratore sportivo appare quindi come una figura “ibrida” e “multiforme” la cui disciplina, come osservato dalla dottrina, si presenta articolata secondo una geometria variabile che rende i contorni qualificatori di tale soggetto a dir poco sfumati e questo rende ancor più interessante l'approccio interpretativo del giurista.
Il Master Diritto e Sport rappresenta un percorso formativo multidisciplinare di grande interesse per il giuslavorista che offre grandi opportunità e una preparazione trasversale e approfondita che consiglio vivamente a tutti i colleghi Giuslavoristi (e non) che si vogliano cimentare in questa realtà.
Infatti, le modifiche legislative in tema di diritto sportivo hanno reso questa materia attuale e una sorta di vera e propria nuova frontiera del diritto del lavoro, ad oggi ancora poco conosciuta.