TELECOM CONDANNATA A RISARCIRE IL DANNO PROFESSIONALE, MORALE E ALL’IMMAGINE PER OLTRE € 300.000,00 PER AVER DEMANSIONATO UN LAVORATORE INQUADRATO NEL 7° LIVELLO.

Causa patrocinata dallo Studio Legale Salvagni.

Il Tribunale di Roma, con sentenza del 12.12.2023, ha accertato l'illegittimo demansionamento subito da un lavoratore inquadrato nel 7° livello del CCNL Telecomunicazioni, statuendo che le mansioni svolte in qualità di TAF (Top Agent Fibra) e quelle di cd. project manager non sono riferibili al suddetto livello di inquadramento.

In particolare, il Giudice, a seguito della disamina delle dichiarazioni testimoniali e della giurisprudenza di legittimità in merito all’onere della prova in tema di demansionamento - che grava sul datore di lavoro - ha evidenziato che Telecom non ha fornito la prova dell’esatto adempimento dell’obbligo scaturente dall’art. 2103 c.c.. ...

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BANCO BPM: RIAMMISSIONE IN SERVIZIO DI UN LAVORATORE PER L’ILLEGITTIMA INTERPOSIZIONE DI MANODOPERA E APPALTO NON GENUINO, CON CONSEGUENTE ACCERTAMENTO DI UN RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO.

Causa patrocinata dallo Studio Legale Salvagni

Con sentenza del 14.01.2024 il Tribunale di Roma ha accertato che il rapporto di lavoro formalmente intercorso tra il lavoratore e le società formali datrici di lavoro - società di servizi che si limitavano alla mera fornitura di manodopera (cd. Body Rental) - doveva in realtà essere imputato alla Banco BPM S.p.A. in qualità di effettivo datore di lavoro.

Nel caso di specie, il lavoratore, sin dal 2008, aveva prestato la propria attività lavorativa di natura subordinata direttamente in favore della Società, ricevendo disposizioni specifiche, direttive e indicazioni dai referenti della società stessa, essendo inoltre sottoposto, da parte degli stessi, al controllo e/o riscontro della propria prestazione lavorativa. ...

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LO IUS VARIANDI QUALE “BOOMERANG” CHE RAFFORZA IL REPÊCHAGE: IL LAVORATORE ESCE DALLA PORTA MA RIENTRA DALLA FINESTRA.

Articolo di Michelangelo Salvagni.

pubblicato il 20/11/2023 su LPO NEWS.

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Il riferimento ai livelli di inquadramento predisposti dalla contrattazione collettiva non può rappresentare una circostanza muta di significato, ma, anzi, costituisce un elemento che il giudice dovrà valutare per accertare in concreto se chi è stato licenziato fosse o meno in grado – sulla base di circostanze oggettivamente verificabili addotte dal datore ed avuto riguardo alla specifica formazione ed alla intera esperienza professionale del dipendente – di espletare le mansioni di chi è stato assunto ex novo, sebbene inquadrato nello stesso livello o in livello inferiore (Massima a cura dell’Autore).

Nota a Corte di cassazione, ordinanza 13 novembre 2023, n. 31561

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Corso sul processo del lavoro: ciclo di seminari organizzati da ANF Roma e coordinati dall'Avv. Michelangelo Salvagni.

Intervento Michelangelo Salvagni sui lincenziamenti nell'ambito del corso ANF sul processo del lavoro.

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Si segnala il Corso dal titolo “Il processo del lavoro alla soglia dei 50 anni. Influenze della riforma Cartabia” tenuto dall’Associazione Nazionale Forense di Roma e organizzato
dall’Avv. Michelangelo Salvagni in qualità sia di Coordinatore del Corso sia di Responsabile del Gruppo lavoro A.N.F. (Associazione Nazionale Forense) di Roma.
Si tratta di un ciclo di 8 seminari che tratteranno tematiche specifiche in tema di processo del lavoro. L’Avv. Salvagni terra’ due lezioni in qualità di docente sui seguenti argomenti: la prima, in data 18 ottobre 2023, in tema di “Novità in materia di impugnazione dei licenziamentie; la seconda, in data il 22 novembre 2023, dal titolo “L’art. 28 St. Lav. e la coercibilità dei provvedimenti di condanna in materia di lavoro”. I seminari si svolgeranno in presenza presso la sede UNIRIZ di Roma, Via Emilio Faà di Bruno n. 9/13. Ogni incontro inizierà alle ore 14.00 e terminerà alla 17.00.

Scarica la locandina.

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