Articolo di Michelangelo Salvagni
Pubblicato in Rivista Giuridica del Lavoro n.2/2002
SENTENZA CORTE COSTITUZIONALE del 17 luglio 2001, n° 252.
(1-3) La tutela del diritto alla salute del cittadino straniero entrato irregolarmente nel territorio nazionale.
SOMMARIO: 1. Quadro normativo generale. – 2. La tesi del Tribunale di Genova e dell’Avvocatura dello Stato. – 3. I principi della sentenza della Corte costituzionale n° 252/2001, in materia di tutela del diritto costituzionale alla salute del cittadino straniero irregolarmente presente nel territorio nazionale.
Premessa.
La sentenza emessa dalla Corte Costituzionale il 17 luglio 2001, n° 252, che si pubblica, con la quale è stata dichiarata non fondata la questione della legittimità costituzionale dell’articolo 19, comma 2, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n° 286 (Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), sollevata con riferimento agli articoli 2 e 32 della Costituzione, è un’ulteriore specificazione ed approfondimento del tema riguardante l’esigenza del “bilanciamento d’interessi costituzionalmente protetti”.
Per una completa trattazione del caso di specie, che si riferisce alla tutela della salute del cittadino straniero entrato irregolarmente nel territorio nazionale, è opportuno analizzare, preliminarmente, il quadro normativo di riferimento in materia d’immigrazione e, in seconda istanza, lo svolgimento dei fatti e le posizioni assunte dalle parti chiamate ad affrontare una questione così delicata come quella dei diritti fondamentali posti a tutela dell’individuo, che devono essere garantiti a prescindere dallo “status” giuridico di cittadino.
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Articolo di Michelangelo Salvagni.
Pubblicato sul settimanale Avvenimenti.