LICENZIAMENTO PER GMO E REPÊCHAGE ALLA LUCE DELLA SENTENZA DELLA CORTE COST. N. 128/2024

Quale Responsabile del Gruppo Giuslavoristi ANF (Associazione Nazionale Forense) di Roma, segnalo il Convegno sul seguente tema:“Licenziamento per giustificato motivo oggettivo e repêchage alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n. 128/2024”

L’incontro si svolgerà il giorno 2 dicembre dalle ore 14,00 alle 17,00, sia in presenza che in modalità webinar.  

La sede ove si terrà il Convegno in presenza è quella dell'Organismo Congressuale Forense (OCF), sita in Via Valadier n. 42, Roma. ...

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"IL LICENZIAMENTO DEL LAVORATORE DISABILE"

Segnalo il webinar che si è tenutp in data 20 novembre 2024, organizzato da AGILAZIO, dal titolo:

“IL LICENZIAMENTO DEL LAVORATORE DISABILE”, 

Nell’ambito di tale incontro, ho avuto il piacere di confrontarmi, in qualità di relatore, con la Prof. Silvia Borrelli, il giudice Chiara Colosimo e l’Avv. Enrico Boursier Niutta, sotto il coordinamento dell’Avv. Enzo Morrico. 

foto webinar michelangelo salvagni

Vai all'intervento dell'Avv. Michelangelo Salvagni.

Vai al video integrale.

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LICENZIAMENTO DISCIPLINARE E ABUSO DEI PERMESSI L. 104/92: IL TEMPO DELL’ASSISTENZA AL DISABILE NON SI MISURA CON IL CRONOMETRO

Articolo di Michelangelo Salvagni.

pubblicato su Il Fatto Quotidiano il 6 novembre 2024,


Condivido questo articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano on-line sulla delicata questione dei licenziamenti disciplinari intimati a causa dell’uso improprio dei permessi ex art. 33, l. n. 104 del 1992.

Ho tentato di ricostruire i vari orientamenti della Corte di Cassazione che si sono succeduti nel tempo su tale fattispecie, evidenziando come la giurisprudenza di legittimità valuti, da sempre, in maniera rigorosa, quelle condotte del caregiver che utilizza tali benefici per finalità diverse da quelle della cura del disabile (c.d.abuso del diritto). ...

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IL LICENZIAMENTO DEL LAVORATORE DISABILE PER SUPERAMENTO DEL COMPORTO NELLA INTERPRETAZIONE DELLA CASSAZIONE: LA CONOSCENZA DEL FATTORE RISCHIO E “L’ONERE BIFRONTE” A CARICO DELLE PARTI PER APPLICARE L’ACCOMODAMENTO RAGIONEVOLE

Articolo di Michelangelo Salvagni.

pubblicato il 02/22/2024 su Rivista Labor.

Vai al PDF.

Segnalo la mia ultima pubblicazione sulla Rivista Labor dove analizzo la fattispecie del licenziamento discriminatorio del lavoratore disabile per superamento del periodo di comporto.In particolar modo, ho tentato di ricostruire lo "stato dell'arte" degli orientamenti della Corte di Cassazione inaugurati con  prima pronuncia su questa materia, ossia la n. 9095 del 31 marzo 2023.

Successivamente, dopo il secondo arresto n. 35747 del 21 dicembre 2023, l'indirizzo di legittimità si è consolidato in ragione delle seguenti decisioni: Cass. 2 maggio 2024, n.11731; Cass. del 22 maggio 2024, n. 14316; Cass. 23 maggio 2024, n. 14402; Cass. 31 maggio 2024, n. 1582 e, da ultimo, Cass. 5 giugno 2024, n. 15723. 

Di rilievo, nelle ordinanze di maggio in commento, è il passaggio che affronta la querelle che si era sviluppata tra gli interpreti  sul tema della conoscenza della disabilità, quale eventuale "scriminante" nella condotta di tipo discriminatoria da parte del datore.

Emerge così dall'interpretazione della Suprema Corte una sorte di "onere bifronte", ossia uno stretto collegamento funzionale tra l’onere del datore di lavoro di acquisire informazioni e quello di cooperazione del lavoratore al fine di adottare l’accomodamento ragionevole.

 #licenziamento #comporto #disabile #discriminazione

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