PROCTER & GAMBLE ITALIA: LA CORTE DI APPELLO DI ROMA CONFERMA LA SENTENZA DI PRIMO GRADO CHE AVEVA CONDANNATO LA SOCIETÀ A RIASSUMERE IL DIPENDENTE PER CONTRATTI DI SOMMINISTRAZIONE IRREGOLARI.

Causa patrocinata dallo Studio Legale Salvagni

Con sentenza del 25.03.2019, la Corte di Appello di Roma, rigettando integralmente l’appello proposto dalla società, ha confermato quanto statuito dal giudice di primo grado in merito all’illegittimità dei numerosi contratti di somministrazione intercorsi tra le parti, alla costituzione di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e alla condanna del datore di lavoro al pagamento dell’indennità ex art. 32 L. 183/2010.

In particolare, la Corte ha ritenuto che non poteva ritenersi raggiunta la prova, di cui era onerato il datore di lavoro, dell’effettiva sussistenza delle ragioni giustificative e del nesso causale tra le ragioni indicate nei suddetti contratti e l’assunzione del lavoratore, anche in ragione della mancata coincidenza temporale tra le esigenze dichiarate in giudizio e le assunzioni del lavoratore.

Tale pronuncia, si pone in continuità rispetto al cospicuo contenzioso seguito dallo Studio Legale Salvagni e che, ad oggi, ha visto la vittoria nelle le cause dallo stesso patrocinate dal primo grado sino al giudizio innanzi alla Corte di Cassazione.