POLICLINICO CASILINO (GRUPPO EUROSANITÀ S.P.A.): IL TRIBUNALE DI ROMA DICHIARA ILLEGITTIMO IL LICENZIAMENTO PER IMPOSSIBILITÀ SOPRAVVENUTA ALLA PRESTAZIONE LAVORATIVA E REINTEGRA IL LAVORATORE IN SERVIZIO.  

Errata corrige 21 OTT 2023

Causa patrocinata dallo Studio Legale Salvagni.

 

Il Gruppo Eurosanità S.p.A., azienda che gestisce le note case di cura di Villa Stuart, Quisisana, Sant’Elisabetta nonché il Policlinico Casilino, ha illegittimamente licenziato un operatore socio sanitario (O.S.S.) per impossibilità sopravvenuta alla prestazione lavorativa a seguito del giudizio di idoneità parziale espresso dal medico competente che aveva prescritto, quali limitazioni, la non adibizione sia a mansioni che prevedessero la movimentazione manuale di carichi sia di non adibirlo al lavoro notturno e stressogeno.

Lo Studio Legale Salvagni, che ha patrocinato la causa del lavoratore contro il Policlinico Casilino, ha sostenuto in giudizio che, nel caso di specie, la società avrebbe dovuto porre in essere tutti i possibili “accomodamenti ragionevoli” al fine di salvaguardare il posto di lavoro dell’operatore socio sanitario, atteso l’obbligo gravante su di essa di mantenere il dipendente in servizio attribuendogli mansioni compatibili con le sue residue e inferiori capacità lavorative.

Il Tribunale di Roma, con ordinanza del 30 luglio 2023, correttamente, ha ritenuto che: "le ragioni indicate dalla società resistente per giustificare l’adozione del provvedimento di licenziamento del lavoratore sono infondate e insussistenti, essendo risultate disponibili, all’interno dell’organizzazione aziendale della società Eurosanità S.p.A., mansioni equivalenti o inferiori (come quella presso il retro triage del Pronto Soccorso cui in realtà il lavoratore è stato effettivamente destinato) che avrebbero potuto essere assegnate al [lavoratore], evitando così il provvedimento espulsivo nei suoi confronti. Pertanto, la prestazione lavorativa del ricorrente non è mai stata impossibile, esistendo compiti, come quello di sorveglianza presso il retro triage del Pronto Soccorso del Policlinico Casilino, che il lavoratore poteva svolgere anche con le limitazioni accertate (lavoro notturno e carichi di lavoro)".

 

Il Giudice del Lavoro, pertanto, ha dichiarando illegittimo il licenziamento intimato al lavoratore e ha disposto la sua reintegra in servizio, oltre al pagamento di una indennità risarcitoria pari a 12 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto.