TELECOM CONDANNATA A RISARCIRE IL DANNO PROFESSIONALE E MORALE SUBITO DA DUE LAVORATORI PER IL DEMANSIONAMENTO PRESSO IL SETTORE DAC.

Errata corrige 06 DIC 2023

Causa patrocinata dallo Studio Legale Salvagni

Il Tribunale di Roma, con due sentenze del 15.11.2023, ha accertato l’illegittimità del demansionamento di due dipendenti Telecom, assistiti dallo Studio Salvagni, dal V livello al III o II livello del CCNL Telecomunicazioni.

Il Giudice, valutando le dichiarazioni dei testi escussi e richiamando precedenti giurisprudenziali, ha ritenuto sussistere l’illegittimo demansionamento dei due lavoratori per essere stati adibiti a mansioni ripetitive e prive di autonomia presso il settore DAC, consistenti in un caso in normalizzazione di posta e contratti, fermi ced, domiciliazioni, bancarie, piano voucher e nell’altro in tipizzazioni; attività queste ritenute non riconducibili al livello 5 di inquadramento.

Il Tribunale ha condannato, conseguentemente, la Telecom a risarcire il danno alla professionalità ai due lavoratori, liquidato in via equitativa, in base alla gravità e alla durata del demansionamento, nel 30% della retribuzione mensile per ogni mese di adibizione alle mansioni inferiori.

Inoltre, il Giudice ha riconosciuto anche il danno morale, quale sofferenza soggettiva e lesione dell’immagine professionale e della dignità dei due lavoratori, e lo ha liquidato, considerati la gravità e la durata del demansionamento, in via equitativa, in misura pari a circa il 15% della retribuzione mensile, per ogni mese di adibizione alle mansioni inferiori.