Causa patrocinata dallo Studio Legale Salvagni
La Corte d'Appello di Milano, con due distinte sentenze, l'ultima delle quali depositata in data 7 luglio 2025, ha integralmente respinto gli appelli proposti da Telecom Italia S.p.a., confermando in toto le pronunce di primo grado del Tribunale di Milano (del 9 gennaio 2024 e del 3 ottobre 2024), accertando l'illegittimità dell'assorbimento del superminimo corrisposto a due dipendenti di con decorrenza dal febbraio 2018 e per tutto il periodo antecedente il deposito dei ricorsi. ...
Si segnala con soddisfazione il caso, patrocinato dallo Studio Legale Salvagni, che ha visto la Corte d'Appello di Roma confermare il diritto di un dipendente ATAC S.p.A. all'inquadramento nei livelli retributivi superiori di Quadro e, successivamente, Dirigente, condannando la società al pagamento delle relative differenze retributive.
La vicenda giudiziaria ha visto il riconoscimento del diritto del lavoratore, dapprima, dal Tribunale di Roma e, poi, dalla Corte d'Appello, ad essere inquadrato nell'area professionale del Quadro (parametri 230 e 250) e, per l'ultima parte del rapporto di lavoro, in quella dirigenziale.
La sentenza è significativa non solo per l'esito favorevole, considerata la complessità dell'onere della prova a carico del lavoratore e il riconoscimento della qualifica dirigenziale, ma anche per i chiarimenti forniti in merito all'interpretazione delle declaratorie contrattuali del CCNL Autoferrotranvieri. ...
Segnalo questo provvedimento della Corte di cassazione emesso nell'ambito di una causa patrocinata da questo Studio Legale, con la collaborazione della collega di studio Avv. Elisabetta Masi, di particolare interesse per i principi affermati in tema sia di trasferimento del lavoratore sia di risarcimento del danno da dequalificazione liquidato fino al deposito della sentenza di appello.
La Corte di Cassazione, con provvedimento del 14 dicembre 2024, ha confermato la sentenza della Corte di Appello di Roma che aveva dichiarato l’illegittimità del trasferimento di un dipendente di una nota società di Telecomunicazioni - fruitore dei benefici ex L. 104/92 - accertando, altresì, la dequalificazione subito dal medesimo. ...
Con ordinanza dell'8 ottobre 2024, la Corte di cassazione, nel rigettare il ricorso proposto da una nota compagnia aerea, ha confermato l'illegittimità del licenziamento per giusta causa intimato a una lavoratrice assistita dal nostro studio con la collaborazione della collega Ginevra Ammassari, già reintegrata nel proprio posto di lavoro dalla Corte di appello di Roma.
La vicenda processuale trae origine da un procedimento investigativo commissionato dalla società mentre la lavoratrice, infortunatasi sul posto di lavoro, era assente dal servizio: in particolare, le veniva contestato che alcune condotte extra-lavorative, quali guidare, fare la spesa, andare in bicicletta, etc., fossero «idonee anche potenzialmente a pregiudicare o, quantomeno, a ritardare la Sua guarigione e, quindi, la ripresa dell’attività lavorativa o incompatibili con lo stato di salute certificato dal medico dell’INAIL o, comunque, inidonee a determinare uno stato di incapacità lavorativa e, quindi, a giustificare l’assenza». ...