LA CORTE D’APPELLO DI ROMA CONFERMA IL DIRITTO DI UN DIPENDENTE DI ATAC S.P.A. AD ESSERE INQUADRATO NEI SUPERIORI LIVELLI DI QUADRO E DI DIRIGENTE

Si segnala con soddisfazione il caso, patrocinato dallo Studio Legale Salvagni, che ha visto la Corte d'Appello di Roma confermare il diritto di un dipendente ATAC S.p.A. all'inquadramento nei livelli retributivi superiori di Quadro e, successivamente, Dirigente, condannando la società al pagamento delle relative differenze retributive.


La vicenda giudiziaria ha visto il riconoscimento del diritto del lavoratore, dapprima, dal Tribunale di Roma e, poi, dalla Corte d'Appello, ad essere inquadrato nell'area professionale del Quadro (parametri 230 e 250) e, per l'ultima parte del rapporto di lavoro, in quella dirigenziale.
La sentenza è significativa non solo per l'esito favorevole, considerata la complessità dell'onere della prova a carico del lavoratore e il riconoscimento della qualifica dirigenziale, ma anche per i chiarimenti forniti in merito all'interpretazione delle declaratorie contrattuali del CCNL Autoferrotranvieri. ...

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TELECOM PERDE ANCHE IN CASSAZIONE: CONFERMATA L’ILLEGITTIMITÀ DEL TRASFERIMENTO DI UN LAVORATORE FRUITORE BENEFICI L. 104/92 E DELLA DEQUALIFICAZIONE ALL'ATTUALITÀ FINO AL DEPOSITO DELLA SENTENZA DI APPELLO.

Segnalo questo provvedimento della Corte di cassazione emesso nell'ambito di una causa patrocinata da questo Studio Legale, con la collaborazione della collega di studio Avv. Elisabetta Masi, di particolare interesse per i principi affermati in tema sia di trasferimento del lavoratore sia di risarcimento del danno da dequalificazione liquidato fino al deposito della sentenza di appello.

La Corte di Cassazione, con provvedimento del 14 dicembre 2024, ha confermato la sentenza della Corte di Appello di Roma che aveva dichiarato l’illegittimità del trasferimento di un dipendente di una nota società di Telecomunicazioni - fruitore dei benefici ex L. 104/92 - accertando, altresì, la dequalificazione subito dal medesimo. ...

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INFORTUNIO SUL LAVORO, INDAGINE INVESTIGATIVE SU CONDOTTE EXTRA LAVORATIVE E LICENZIAMENTO PER GIUSTA CAUSA

Con ordinanza dell'8 ottobre 2024, la Corte di cassazione, nel rigettare il ricorso proposto da una nota compagnia aerea, ha confermato l'illegittimità del licenziamento per giusta causa intimato a una lavoratrice assistita dal nostro studio con la collaborazione  della collega Ginevra Ammassari, già reintegrata nel proprio posto di lavoro dalla Corte di appello di Roma.

La vicenda processuale trae origine da un procedimento investigativo commissionato dalla società mentre la lavoratrice, infortunatasi sul posto di lavoro, era assente dal servizio: in particolare, le veniva contestato che alcune condotte extra-lavorative, quali guidare, fare la spesa, andare in bicicletta, etc., fossero «idonee anche potenzialmente a pregiudicare o, quantomeno, a ritardare la Sua guarigione e, quindi, la ripresa dell’attività lavorativa o incompatibili con lo stato di salute certificato dal medico dell’INAIL o, comunque, inidonee a determinare uno stato di incapacità lavorativa e, quindi, a giustificare l’assenza». ...

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ALD AUTOMOTIVE ITALIA S.R.L. PERDE LA CAUSA DI APPALTO ILLECITO DI MANODOPERA CON COMDATA S.P.A.: LA SOLA PROVA DOCUMENTALE CONVINCE ANCHE LA CORTE D’APPELLO DI ROMA.

La Corte d’appello di Roma, con sentenza n. 3771/2024, in una vicenda patrocinata dallo Studio Legale Salvagni, con la collaborazione della Collega Giulia Ausili, ha confermato l’illegittimità dell’appalto tra la società ALD AUTOMOTIVE e COMDATA Spa.

Il Collegio capitolino, assumendo quale punto di partenza i criteri individuati dalla granitica giurisprudenza in ordine all’individuazione del discrimine tra appalto genuino e interposizione illecita, ha decretato la sussistenza di una fattispecie di somministrazione illecita di manodopera, confermando integralmente la sentenza di primo grado. ...

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