LA CORTE DI CASSAZIONE CONFERMA IL DEMANSIONAMENTO E CONDANNA POSTE ITALIANE S.P.A. A RISARCIRE IL DANNO SUBITO DA UNA LAVORATRICE

Causa patrocinata dallo Studio Legale Salvagni

Sentenza segnalata su WikiLabour.it:

https://www.wikilabour.it/GetFile.aspx?File=%2fAAA_Segnalazioni%2f2020%2fCassazione%2fCassazione_2020_16594.pdf

Nell’ambito di un giudizio promosso da una lavoratrice assistita dall’Avv. Salvagni e volto ad accertare l’intervenuto demansionamento professionale subito da quest’ultima tra il mese di luglio 2007 e quello di marzo 2010, la Corte d’Appello di Roma, nel confermare l’accoglimento della relativa domanda, aveva condannato Poste Italiane S.p.a. a risarcire il relativo danno alla professionalità. 

Al riguardo, la Corte territoriale osservava che la lavoratrice, inquadrata nell'Area Funzionale Operativa livello del CCNL di settore, era stata, invece, assegnata a posizione comportante l'esercizio di mansioni manuali, di mero riordino e sistemazione di materiale secondo procedure standardizzate, oltre che di supporto al personale di sportello, in evidente violazione delle prescrizioni di cui all’art. 2103 c.c. 

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TELECOM CONDANNATA: Il Tribunale di Roma dichiara illegittimo il trasferimento anche tra due sedi nello stesso comune e accerta il demansionamento subito da due dipendenti nei settori Telecom Gestione Olo e Credit Management

Causa patrocinata dallo Studio Legale Salvagni

Il Tribunale di Roma, con due sentenze molto importanti del 03.06.2020, ha dichiarato l’illegittimità del trasferimento, poiché disposto dalla Telecom in violazione dell’art. 2103 c.c., riconfermando, ancora una volta, la natura di trasferimento del provvedimento datoriale di spostamento del lavoratore effettuato tra due diverse sedi di lavoro presso il medesimo Comune di Roma. ...

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AVIOINTERIORS S.P.A. CONDANNATA A RIASSUMERE UNA LAVORATRICE ASSUNTA CON CONTRATTO DI INSERIMENTO ILLEGITTIMO: MANCANZA DI FORMAZIONE E PROGETTO DI INSERIMENTO

Causa patrocinata dallo Studio Legale Salvagni

Il Tribunale di Latina, con sentenza pubblicata il 25.02.2020, ha accolto il ricorso di una lavoratrice contro la società Aviointeriors S.p.A. dichiarando nullo il contratto di inserimento sottoscritto tra le parti e l’esistenza di un ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a decorrere dalla data di conclusione del contratto.

Nel caso di specie, la ricorrente era stata assunta dalla società mediante contratto di inserimento ed inquadrata nel IV livello del CCNL Metalmeccanica Industria con mansione di designer industriale.

Nel ricorso, la lavoratrice denunciava la nullità del contratto di inserimento e della relativa proroga, in quanto sottoscritti in violazione della disciplina legale applicabile ratione temporis al rapporto di lavoro. In particolare, il giudice ha accertato l’assenza di un reale progetto individuale di inserimento, riconosciuto dalla disciplina di riferimento come elemento essenziale della fattispecie. ...

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TELECOM CONDANNATA A RISARCIRE IL DANNO DA DEMANSIONAMENTO AD UNA LAVORATRICE ADIBITA AL DAC/CDA PER LO SVOLGIMENTO DI MANSIONI DI TIPIZZAZIONI E NORMALIZZAZIONE POSTA E CONTRATTI

Causa patrocinta dallo Studio Legale Salvagni

Il Tribunale di Roma, con sentenza del 31.01.2020, ha accertato l'illegittimo demansionamento professionale subito da una lavoratrice, assistita dallo Studio Salvagni, inquadrata nel 4° livello, assegnata al DAC/CDA dal 2012 e adibita nel tempo, a mansioni relative alle seguenti attività: Tipizzazioni, Normalizzazione Posta e Contratti.

In particolare, il Giudice ha evidenziato l’ampio divario esistente tra le suddette mansioni svolte in base a procedure standard - e, addirittura, di natura meramente esecutiva/manuale - che non necessitano di alcuna personale valutazione/elaborazione, e quelle proprie del 4° livello di appartenenza.

Il Tribunale, pertanto, ha dichiarato che l’illegittimo demansionamento subito è idoneo a determinare un impoverimento del bagaglio professionale della lavoratrice, non solo per la notevole durata della dequalificazione, ma anche per la gravità della stessa.

Il Giudice, pertanto, ha condannato la Telecom al risarcimento del danno professionale subito dalla medesima dal 2013, quantificandolo in oltre 35.000,00 euro.

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