LICENZIAMENTO PER GMO E REPÊCHAGE ALLA LUCE DELLA SENTENZA DELLA CORTE COST. N. 128/2024

In qualità di Responsabile del Gruppo Lavoro ANF (Associazione Nazionale Forense) di Roma, ringrazio i relatori che hanno partecipato al Convegno di ieri 2 dicembre 2024.

Di rilievo gli approfondimenti di ognuno dei relatori che hanno messo in evidenza “luci ed ombre” della decisione della Consulta n. 128/2024, con riferimento all’interpretazione della violazione dell’obbligo di repêchage.

Emerge, in base ai vari interventi, un quadro non ancora ben definito su quali saranno le future indicazioni da parte del diritto vivente sulla possibile estensione della tutela indennitaria, in caso di mancata attuazione della ricollocazione del lavoratore, cosi’ come prevista dalla Corte Cost. per i contratti a tutele crescenti, anche ai licenziamenti per gmo in area Fornero. ...

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LICENZIAMENTO DISCIPLINARE E ABUSO DEI PERMESSI L. 104/92: IL TEMPO DELL’ASSISTENZA AL DISABILE NON SI MISURA CON IL CRONOMETRO

Articolo di Michelangelo Salvagni.

pubblicato su Il Fatto Quotidiano il 6 novembre 2024,


Condivido questo articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano on-line sulla delicata questione dei licenziamenti disciplinari intimati a causa dell’uso improprio dei permessi ex art. 33, l. n. 104 del 1992.

Ho tentato di ricostruire i vari orientamenti della Corte di Cassazione che si sono succeduti nel tempo su tale fattispecie, evidenziando come la giurisprudenza di legittimità valuti, da sempre, in maniera rigorosa, quelle condotte del caregiver che utilizza tali benefici per finalità diverse da quelle della cura del disabile (c.d.abuso del diritto). ...

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LA DIMENSIONE DI GENERE NELLO SPORT E NEL LAVORO

Convegno Sapienza 17 gennaio 2025

Segnalo nuovamente l’evento del 17 gennaio 2025, dalle ore 14,15 in poi, presso la Facoltà di Giurisprudenza della Università di Roma, La Sapienza, in cui verranno presentati le edizioni 2025 dei Master di Diritto e Sport e di Diritto del Lavoro.

In occasione di tale evento, avrò il piacere di intervenire, insieme ad illustri relatori, sul tema
"La dimensione di genere nello sport e nel lavoro".

Di seguito, la locandina:

SCARICA LA LOCANDINA.

e il link per poter seguire l'evento da remoto: https: remoto: https://lnkd.in/eq28ecDe

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IL LICENZIAMENTO DEL LAVORATORE DISABILE PER SUPERAMENTO DEL COMPORTO NELLA INTERPRETAZIONE DELLA CASSAZIONE: LA CONOSCENZA DEL FATTORE RISCHIO E “L’ONERE BIFRONTE” A CARICO DELLE PARTI PER APPLICARE L’ACCOMODAMENTO RAGIONEVOLE

Articolo di Michelangelo Salvagni.

pubblicato il 02/22/2024 su Rivista Labor.

Vai al PDF.

Segnalo la mia ultima pubblicazione sulla Rivista Labor dove analizzo la fattispecie del licenziamento discriminatorio del lavoratore disabile per superamento del periodo di comporto.In particolar modo, ho tentato di ricostruire lo "stato dell'arte" degli orientamenti della Corte di Cassazione inaugurati con  prima pronuncia su questa materia, ossia la n. 9095 del 31 marzo 2023.

Successivamente, dopo il secondo arresto n. 35747 del 21 dicembre 2023, l'indirizzo di legittimità si è consolidato in ragione delle seguenti decisioni: Cass. 2 maggio 2024, n.11731; Cass. del 22 maggio 2024, n. 14316; Cass. 23 maggio 2024, n. 14402; Cass. 31 maggio 2024, n. 1582 e, da ultimo, Cass. 5 giugno 2024, n. 15723. 

Di rilievo, nelle ordinanze di maggio in commento, è il passaggio che affronta la querelle che si era sviluppata tra gli interpreti  sul tema della conoscenza della disabilità, quale eventuale "scriminante" nella condotta di tipo discriminatoria da parte del datore.

Emerge così dall'interpretazione della Suprema Corte una sorte di "onere bifronte", ossia uno stretto collegamento funzionale tra l’onere del datore di lavoro di acquisire informazioni e quello di cooperazione del lavoratore al fine di adottare l’accomodamento ragionevole.

 #licenziamento #comporto #disabile #discriminazione

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