Segnalo la mia ultima pubblicazione sulla Rivista Labor del 15 gennaio 2025 dove analizzo la fattispecie del licenziamento del disabile per assenza ingiustificata a seguito di eccezione di inadempimento.
Prosegue il percorso di estensione delle tutele del lavoratore disabile da parte della Corte di Cassazione nel caso in cui il datore di lavoro abbia omesso di adottare gli accomodamenti ragionevoli.
I principi affermati dalla Suprema Corte del 2024, in materia di parità di trattamento del lavoratore affetto da disabilità, possono ormai considerarsi una sorta di “caleidoscopio” che consente di vedere le mutevoli forme di discriminazione e, a seconda della fattispecie illecita che di volta in volta si realizza, contrastare le stesse applicando le norme antidiscriminatorie che
salvaguardano tale soggetto sia nella fase di esecuzione del rapporto sia in quella della risoluzione. ...
Segnalo la pubblicazione del mio articolo sulla Rivista Giuridica del Lavoro n. 4/2024, parte II,
RGL GIURISPRUDENZA ONLINE
NEWSLETTER N. 12/2024,
Sezione Approfondimenti, dal titolo:
“Nullità del licenziamento per e idotta capacità lavorativa del disabile: la violazione di accomodamenti ragionevoli configura una discriminazione diretta”
La vicenda oggetto di annotazione prende le mosse da un licenziamento di un lavoratore disabile giustificato da un’inidoneità sopravvenuta parziale alle mansioni di guardia giurata a cui era adibito. ...
Articolo di Michelangelo Salvagni.
pubblicato su Rivista Giuridica del lavoro n2 2024
Sommario: 1. – Rilievi preliminari: lo ius variandi e l’effetto “boomerang” sulla ricollocazione del lavoratore in caso di licenziamento per gmo. 2. – Le vicende fattuali e i principi espressi dalle ordinanze della Suprema Corte. 3. – Il licenziamento per gmo e il controllo di effettività delle ragioni. 4. – L’evoluzione giurisprudenziale dell’obbligo di repêchage dopo il d.lgs. n. 81 del 2015: l’ampliamento della ricollocazione del lavoratore ex art. 2103 c.c. 5 – Le interpretazioni estensive della giurisprudenza: il repêchage quale elemento interno al fatto e gli obblighi di correttezza e buona fede. 6. – Repêchage e obblighi formativi ex art. 2103 c.c., quali espressione degli obblighi di correttezza e buona fede ai fini della salvaguardia del posto di lavoro.
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