CONDOTTE VESSATORIE NEI CONFRONTI DI UNA LAVORATRICE DISABILE E TRASFERIMENTO PER INCOMPATIBILITÀ AMBIENTALE: TUTELE A CONFRONTO CON IL RISCHIO DI UNO STALLO ALLA MESSICANA?

Segnalo il mio contributo pubblicato sulla Rivista Giuridica del Lavoro n. 3/2025, parte II, GIURISPRUDENZA ONLINE

NEWSLETTER N. 8-9/2025, Approfondimenti, dal titolo: 

LAVORATRICE DISABILE E CAREGIVER, CONDOTTE VESSATORIE E TRASFERIMENTO PER INCOMPATIBILITÀ AMBIENTALE: TUTELA DELLA SALUTE O IPOTESI DI DISCRIMINAZIONE? ...

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PRIME RIFLESSIONI SU CGUE 11 SETTEMBRE 2025 – C-5/24 IN TEMA DI LICENZIAMENTO DEL DISABILE

In qualità di curatore della Sezione News di Lavoro e Previdenza Oggi (https://www.lpo.it/news/), condivido il mio articolo dal seguente titolo:

Il comporto unico e l’aspettativa non retribuita al banco di prova delle tutele antidiscriminatorie: prime riflessioni su CGUE 11 settembre 2025 – C-5/24 in tema di licenziamento del disabile

Una lavoratrice portatrice di handicap adiva il Tribunale di Ravenna deducendo il carattere discriminatorio del suo licenziamento sul presupposto che l’articolo 173 del CCNL di settore, che prevede un unico periodo di comporto, non tiene conto della disabilità del lavoratore. Chiedeva pertanto l’accertamento della natura discriminatoria del recesso e la reintegrazione nel posto di lavoro.

Alla luce di tali presupposti, il giudice ha posto, in breve, la seguente questione pregiudiziale: se la normativa nazionale possa dar luogo a una discriminazione indiretta dal momento che prevede un medesimo trattamento applicabile a tutti i lavoratori assenti per malattia, siano essi disabili o meno.

La Corte di giustizia si è concentrata sul tema delle patologie di cui era affetta la lavoratrice affermando, preliminarmente, che spetti al giudice del rinvio stabilire se la malattia della ricorrente rientrasse o meno nella nozione di «handicap», alla luce della giurisprudenza eurounitaria.

La Corte poi ribadisce due rilevanti principi che “segnano” la strada della futura interpretazione del giudice del rinvio.

Da una parte (cfr. punto 50), che non deve ignorarsi “il rischio cui sono soggette le persone disabili, che incontrano maggiori difficoltà rispetto ai lavoratori non disabili a reinserirsi nel mercato del lavoro ed hanno esigenze specifiche connesse alla tutela richiesta dalla loro condizione”. ...

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LA VIS ESPANSIVA DEL RAGIONEVOLE ACCOMODAMENTO ORGANIZZATIVO: LO SMART WORKING A TUTELA DELLA CONDIZIONE PSICO-FISICA DEL DISABILE

Condivido con piacere il mio arricolo pubblicato sul n. 2/2025 della Rivista Il Massimario di Giurisprudenza del Lavoro, dal titolo:

La vis espansiva del ragionevole accomodamento organizzativo: lo smart working a tutela della condizione psicofisica del disabile.

Il contributo analizza l’ordinanza della Suprema Corte del 10 gennaio 2025, n. 605, che rafforza il principio di salvaguardia del posto di lavoro per i disabili attraverso l’applicazione degli “accomodamenti ragionevoli”. ...

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LA DOPPIA TUTELA DEL DISABILE NEL LICENZIAMENTO PER IMPOSSIBILITÀ SOPRAVVENUTA: L'ACCOMODAMENTO RAGIONEVOLE SI “AGGIUNGE” AL REPÊCHAGE

Condivido la recente pubblicazione del libro, edito da Giuffre', dal titolo;

Il rapporto di lavoro nell’era digitale.
Profili applicativi nella gestione
del personale e nella crisi d’impresa

Nel pdf la copertina, l'indice e un estratto dell'articolo.

Nell'ambito di tale collettanea che tocca vari aspetti del diritto del lavoro, curata dal Collega Marco Proietti e in cui hanno collaborato professori universitari, magistrati e avvocati, ho avuto il piacere di occuparmi di un capitolo che ha trattato la seguente tematica: ...

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