LA CORTE D'APPELLO CONDANNA TELECOM: accertamento di mansioni superiori, illegittimità del trasferimento e dequalificazione

Causa patrocinata dallo Studio Legale Salvagni

La Corte d’Appello di Roma, con la sentenza n. 5390/2016, pubblicata il 16.12.2016, ha accertato che un dipendente Telecom, inquadrato formalmente nel livello IV del CCNL, durante il rapporto di lavoro aveva invece svolto mansioni superiori riferibili al V livello, condannando così la società al pagamento di tutte le differenze retributive per il passato e riconoscendo, peraltro, il diritto all’inquadramento nel V livello. La Corte d’Appello di Roma ha inoltre accertato che il lavoratore, successivamente al periodo in cui aveva svolto mansioni superiori, era stato illegittimamente trasferito ad altra sede di lavoro e, poi, adibito a mansioni inferiori non riferibili al livello di inquadramento né alla pregressa attività lavorativa. I giudici hanno quantificato il danno alla professionalità liquidandolo in misura pari al 60% della retribuzione mensile per tutto il periodo di dequalificazione, ossia 6 anni. ...

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LA CORTE D'APPELLO CONDANNA TELECOM: accertamento di mansioni superiori, illegittimità del trasferimento e dequalificazione

Causa patrocinata dallo Studio Legale Salvagni

La Corte d’Appello di Roma, con la sentenza n. 5390/2016, pubblicata il 16.12.2016, ha accertato che un dipendente Telecom, inquadrato formalmente nel livello IV del CCNL, durante il rapporto di lavoro aveva invece svolto mansioni superiori riferibili al V livello, condannando così la società al pagamento di tutte le differenze retributive per il passato e riconoscendo, peraltro, il diritto all’inquadramento nel V livello. La Corte d’Appello di Roma ha inoltre accertato che il lavoratore, successivamente al periodo in cui aveva svolto mansioni superiori, era stato illegittimamente trasferito ad altra sede di lavoro e, poi, adibito a mansioni inferiori non riferibili al livello di inquadramento né alla pregressa attività lavorativa. I giudici hanno quantificato il danno alla professionalità liquidandolo in misura pari al 60% della retribuzione mensile per tutto il periodo di dequalificazione, ossia 6 anni. ...

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RISARCIMENTO DEL DANNO PROFESSIONALE E MORALE DA DEQUALIFICAZIONE E ORDINE DI ADIBIZIONE A MANSIONI RICONDUCIBILI A LIVELLO DI APPARTENENZA: CONDANNA ESEMPLARE PER TELECOM ITALIA

Il Tribunale di Roma, con sentenza del 20 giugno 2017, ha condannato la Telecom Italia S.p.A. a risarcire una lavoratrice per una somma pari a 64.000 euro, ordinando inoltre alla società di adibire la dipendente a mansioni riconducibili al livello V di appartenenza.

La ricorrente, infatti, inquadrata contrattualmente al V livello del CCNL Telecomunicazioni, aveva iniziato un contenzioso contro il datore di lavoro volto ad ottenere l’accertamento della illegittimità del demansionamento professionale subito per aver svolto mansioni inferiori dalla fine del 2012 in poi. ...

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VICENDA AVIOINTERIORS: ancora due reintegri per violazione dei criteri di scelta nella procedura del licenziamento collettivo

Con le ordinanze del 22.06.2017, il Tribunale di Latina, Sezione Lavoro pronunciandosi sui ricorsi avverso i licenziamenti collettivi intimati da Aviointeriors S.p.A. nel 2014, ha condannato la Società alla reintegra nel posto di lavoro, nonché al pagamento della massima indennità risarcitoria (12 mensilità), per altri due lavoratori. Il giudice, infatti, ha ravvisato, anche in questi casi, la violazione dei criteri utilizzati per selezionare il personale da collocare in mobilità e ha annullato i licenziamenti. ...

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