La disciplina del licenziamento dei lavoratori disabili è in costante evoluzione, in particolare a seguito delle recenti interpretazioni fornite dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea.
Sull'argomento ho il piacere segnalare il webinar di approfondimento, organizzato in sinergia da AGI Piemonte - Valle d’Aosta e AGI Lazio, dal titolo:
“LICENZIAMENTO E TUTELA DELL’INVALIDO ALLA LUCE DELLA GIURISPRUDENZA DELLA CGUE” che si terrà lunedì 20 ottobre 2025, dalle ore 14:30 alle ore 17:30. ...
Segnalo il Convegno che si terrà a Tivoli il 28 ottobre 2025, dalle 15 alle 17, organizzato da AGI Sezione Lazio sul tema
"DISABILITÀ E LAVORO".
Un’occasione importante per un confronto tra magistrati e avvocati, dove avrò il piacere di intervenire in qualità di relatore e in cui discuteremo sulle evoluzioni normative e giurisprudenziali su questa fattispecie. ...
In qualità di curatore della Sezione News di Lavoro e Previdenza Oggi (https://www.lpo.it/news/), condivido il mio articolo dal seguente titolo:
Il comporto unico e l’aspettativa non retribuita al banco di prova delle tutele antidiscriminatorie: prime riflessioni su CGUE 11 settembre 2025 – C-5/24 in tema di licenziamento del disabile
Una lavoratrice portatrice di handicap adiva il Tribunale di Ravenna deducendo il carattere discriminatorio del suo licenziamento sul presupposto che l’articolo 173 del CCNL di settore, che prevede un unico periodo di comporto, non tiene conto della disabilità del lavoratore. Chiedeva pertanto l’accertamento della natura discriminatoria del recesso e la reintegrazione nel posto di lavoro.
Alla luce di tali presupposti, il giudice ha posto, in breve, la seguente questione pregiudiziale: se la normativa nazionale possa dar luogo a una discriminazione indiretta dal momento che prevede un medesimo trattamento applicabile a tutti i lavoratori assenti per malattia, siano essi disabili o meno.
La Corte di giustizia si è concentrata sul tema delle patologie di cui era affetta la lavoratrice affermando, preliminarmente, che spetti al giudice del rinvio stabilire se la malattia della ricorrente rientrasse o meno nella nozione di «handicap», alla luce della giurisprudenza eurounitaria.
La Corte poi ribadisce due rilevanti principi che “segnano” la strada della futura interpretazione del giudice del rinvio.
Da una parte (cfr. punto 50), che non deve ignorarsi “il rischio cui sono soggette le persone disabili, che incontrano maggiori difficoltà rispetto ai lavoratori non disabili a reinserirsi nel mercato del lavoro ed hanno esigenze specifiche connesse alla tutela richiesta dalla loro condizione”. ...
Condivido con piacere il mio arricolo pubblicato sul n. 2/2025 della Rivista Il Massimario di Giurisprudenza del Lavoro, dal titolo:
La vis espansiva del ragionevole accomodamento organizzativo: lo smart working a tutela della condizione psicofisica del disabile.
Il contributo analizza l’ordinanza della Suprema Corte del 10 gennaio 2025, n. 605, che rafforza il principio di salvaguardia del posto di lavoro per i disabili attraverso l’applicazione degli “accomodamenti ragionevoli”. ...